sabato 21 febbraio 2009

IL "CASO ENGLARO"

Solo alcune righe dedicate a questa vicenda che tanto ha fatto parlare gli italiani...; vicenda significativa ma non unica: ci sono infatti decine e decine di altri "casi Englaro" per i quali non si sono accesi
Salto tutti i preamboli, le parole di circostanza e di spiegazione in quanto sono solo chiacchiere ridondanti, e passo direttamente al 'nocciolo' del problema: la mancanza di normative che regolano e disciplinano l'atteggiamento di cittadini, medici e magistrati, di fronte a situazioni di "stato vegetativo".
Quale Legge adottare allora?
Si potrebbero fare mille e mille discussioni in merito: convegni e seminari tra politici e medici, tra medici e medici, tra Stato e Chiesa...ma sarebbe il solito 'minestrone all'italiana'; solo chiacchiere che continuerebbero a lasciare gli italiani nell'incertezza e nel vuoto normativo.
La soluzione più semplice si trova in una Legge che già esiste: quella per la donazione degli organi; questa normativa infatti lascia ampia libertà all'individuo di potere decidere se, in caso di disgrazia, procedere all'espianto degli organi a favore di altre persone che ne necessitano, oppure vietarlo.
Come procedere quindi: l'individuo ha la facoltà di decidere se in caso di "stato vegetativo", continuare a vivere oppure morire per morte indotta; in caso di silenzio assenso, ovvero se non si esprime alcuna opzione tra vita o morte, deve pravalere necessariamente il mantenimento della vita, dal momento che sia lo Stato che i medici devono tutelare la vita e la salute dell'individuo.
La morte indotta poi non dovrà più essere (come per Eluana Englaro) una morte spietata per fame, sete e deperimento fisico; questa è solo una tortura, e il nostro Stato vieta e condanna la tortura, i torturatori ed i mandanti delle torture.
Nel "caso Englaro" quindi, visto che Leggi specifiche non ce ne sono, paradossalmente lo Stato stesso dovrebbe procedere a giudizio contro i magistrati che hanno emesso la sentenza, contro i medici e contro lo stesso padre di Eluana (il quale peraltro ha avuto un atteggiamento tutt'altro che umano, rilasciando sempre dichiarazioni più polemiche e politiche che da buon padre...).

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