domenica 29 giugno 2008

L'ITALIA SULL'ORLO DEL BARATRO!?!

Il signor "si può fare", al secolo Walter Veltroni, proprio poche ora fa ha detto che 'l'Italia è sull'orlo del baratro'; si impone una breve riflessione su queste parole.
Dunque: nel 2005, alla vigilia delle elezioni politiche, la sinistra italiana diceva che l'Italia era disastrata, al collasso, che era un problema per gli italiani "arrivare alla quarta settimana"; poi per pochi voti Prodi vince le elezioni e miracolosamente la situazione, da un giorno all'altro, è nettamente migliorata: tutto funziona, niente più collasso. Ora che per fortuna la Destra è di nuovo al governo, ecco saltare fuori di nuovo il ritornello della sinistra: l'Italia è sul baratro, al collasso, non si arriva più a fine mese...
Viene da pensare che tutta la politica della sinistra sia basata sulle bugie: come può una situazione definita catastrofica, essere meravigliosa da un giorno all'altro? Evidentemente non era poi così tanto catastrofica, hanno preso in giro gli italiani per due anni.
Ancora: a neanche due mesi dalle elezioni, la situazione è di nuovo catastrofica; come è possibile? Evidentemente prima non andava poi così bene, e la catastrofe è stata procurata da chi ha governato negli ultimi due anni, ovvero la sinistra; e la prova è che adesso gli italiani fanno fatica ad "arrivare alla terza settimana", e non più alla quarta!
Davide Nanni

domenica 25 maggio 2008

LA SOLUZIONE IDEALE PER LA SICUREZZA DEI BOLOGNESI

Il Ministro della Difesa e Presidente pro-tempore di A.N. On.Ignazio La Russa, lancia l’ipotesi di passare dal poliziotto di quartiere alle ‘pattuglie di quartiere’, formate da un carabiniere, un poliziotto, un vigile urbano ed un militare dell’Esercito per far fronte ai problemi della sicurezza nelle città.
La Russa spiega meglio l'intenzione di dare maggiore sicurezza ai cittadini di alcune città a rischio: “un pattugliamento terrestre nelle ore di maggior allarme sociale, a cui l’Esercito può contribuire con ufficiali e sottufficiali in esubero”. “Partendo dalle aree metropolitane, in 6 o 7 città - spiega ancora il Ministro - dalle 18 alle 2 di notte ci potrebbero essere 100 gruppi di 4 persone: un poliziotto, un carabiniere, un soldato, un vigile urbano. Non più un carabiniere che è uno per Quartiere e quindi ce ne sono 20-30 in una grande città, ma diventano 300, 400, 500 persone che con la loro divisa fanno opera di deterrenza, di prevenzione, fanno vedere che lo Stato” c'è.
Sarebbe la soluzione ideale per risolvere il grave problema della sicurezza anche a Bologna; questa Giunta di post-comunisti (che nei fatti si sono rivelati ancora comunisti convinti), sta mettendo seriamente a rischio la sicurezza dei bolognesi. Impiegando anche personale dell'Esercito si riuscirebbe così a garantire sicurezza alla città, un adeguato e serio controllo del territorio, un valido deterrente contro la microcriminalità.
Pensiamo a tutte quelle zone del Quartiere Navile, per esempio, che di notte sono off-limits per i cittadini, ed in mano a delinquenti, spacciatori e clandestini: la Bolognina, l'Arcoveggio nei pressi di via Barbieri, alcune zone di Corticella...
Purtroppo le Forze dell'Ordine non possono da sole effettuare un controllo capillare di questa parte così vasta di territorio, e la Polizia Municipale durante la notte è pressocchè assente; certo gli agenti del Nucleo Sicurezza, benchè smantellato, ridotto e depotenziato, fanno veramente tanto lavorando alacremente, intervenendo in situazioni a rischio spesso rimettendoci salute ed incolumità...purtroppo sono lasciati soli e senza supporto proprio dal loro 'datore di lavoro', quello che dovrebbe invece tutelarli: il Comune di Bologna!
Finalmente vediamo un Governo con la voglia di agire in modo concreto!

martedì 15 aprile 2008

SI PUO' FARE...

In effetti su una cosa Walter Veltroni aveva ragione: quando scriveva sui manifesti elettorali "Si può fare..." ; solo che è uno slogan che si addice più a noi del Centrodestra che a loro post-comunisti.
Ecco infatti una breve illustrazione di quel che "si può fare" grazie al Centrodestra:
- si può avere una buona credibilità nei confronti degli Stati esteri;
- si può avere un serio programma per un serio risanamento della Nazione;
- si può generare fiducia nel popolo italiano, affinchè si rimbocchi le maniche e risollevi l'Italia;
- si può "mandare la sinistra a casa", evitando così che faccia altri danni;
- si possono eliminare tutte quelle facce tristi, cupe e truci che hanno gli elettori della sinistra, mostrando i nostri sorrisi, la nostra voglia di fare politica, il nostro entusiasmo;
- ma soprattutto...SI POSSONO ELIMINARE I TANTI, TROPPI, PARTITI COMUNISTI DAL PARLAMENTO !!!
E' ora di dirlo chiaramente: il comunismo ha fallito in tutto il mondo; non c'è Stato dominato da regimi comunisti che non sia in 'ginocchio', affamato, sottosviluppato, senza libertà.
Perfino a Cuba il fratello-fantoccio del leader maximo Fidel, ha avuto il coraggio di staccare la spina dal sistema incancrenito.
Ed era ora che anche qui in Italia si staccasse la spina a questi partiti scellerati, difensori di lobby di potere, di interessi solo di alcuni e non di tutti, portatori di idee malsane e vecchie, fomentatori dell'odio di parte.
Basta quindi con il comunismo, con i comunisti, con i movimenti no-global della violenza e dell'odio.
Il prossimo obiettivo ora devono essere necessariamente i sindacati; ma attenzione: non per eliminarli, ma per ridurre il loro potere politico affinchè tornino al loro scopo primordiale. Ovvero la difesa e la tutela degli interessi dei lavoratori; funzione che invece hanno perso negli ultimi venti anni, divenendo mero braccio politico dei 'partiti rossi', fomentatori di contrasti e di lotte squisitamente politiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei lavoratori.
Il compito del governo di Centrodestra, e del Popolo delle Libertà, è quindi sapere attuare una riforma salariale e una riforma del mondo del lavoro, che dia sviluppo alle imprese e garanzie economiche ai lavoratori; solo così sapremo ridurre lo strapotere dei sindacati, ed eviteremo la manipolazione delle menti da parte loro.
Ed i lavoratori avranno finalmente dei vantaggi reali e concreti: contratti di lavoro proporzionati all'impegno, al merito, alla tipologia di azienda, al luogo in cui si trova; stipendi decenti che possano permettere condizioni di vita dignitose; stipendi adeguati al merito che il lavoratore si sa "guadagnare" in azienda.

mercoledì 20 febbraio 2008

IL VECCHIO CON LA MASCHERA DEL NUOVO…

E così siamo di nuovo in campagna elettorale…una competizione che sarà molto più dura di quello che tanti credono. Chi già pensa di avere la vittoria in tasca (soprattutto nel Centrodestra), si sbaglia di grosso.
Nessuna vittoria è meno scontata di quella che sembra già vinta. Ovvero, chi pensa di avere la vittoria in tasca commette l’errore più grave che si possa commettere: questo perché induce i militanti, e soprattutto i candidati, a non mettere quel giusto “mordente” nella campagna elettorale, quella giusta passione e quella attività che invece sono fondamentali e determinanti per vincere la competizione.
Anche perché, non dimentichiamolo, abbiamo a che fare con avversari sleali, subdoli, abituati a “tirare colpi bassi”, abituati a giocare con le parole ed a rimangiarsele secondo convenienza.
In più, dobbiamo anche tenere conto che svariate milioni di italiani sono dei creduloni incredibili: in sostanza, credono ingenuamente alle chiacchiere di quei personaggi dalla faccia d’angelo come Prodi, Rutelli e lo stesso Veltroni, non rendendosi conto che sono presi in giro costantemente, usati solo per fini elettorali (e fiscali visto le tasse che il governo di sinistra-centro ci ha aumentato a dismisura negli ultimi due anni!!) e di potere.
Chi ragiona capisce benissimo che finora hanno detto solo bugie: la legge elettorale tanto criticata e combattuta ma grazie alla quale la sinistra ha vinto le elezioni; il tesoretto, che una volta c’è un’altra non si sa e poi non c’è più; la vita costosissima e grama fino al giorno delle scorse elezioni, poi una volta vinte d’incanto si vive benissimo; le tasse che fino a ieri sono state aumentate per tutti (dipendenti ed imprenditori) perché era necessario fare dei sacrifici, ed oggi in campagna elettorale si possono abbassare senza problemi…
Ma dove è la serietà di questa sinistra? Dove è il buon senso?
Ci meravigliamo se Mastella e sua moglie hanno “sponsorizzato” la carriera di alcuni professionisti, beccandosi rinvii a giudizio ed arresti domiciliari; ma nelle altre regioni d’Italia che cosa crediamo che avvenga? Pensiamo forse che le cose siano diverse in Lombardia, in Veneto, in Lazio e nelle rosse Toscana, Piemonte ed Emilia-Romagna?
Se pensiamo che il marciume e le raccomandazioni ci sono solo a Ceppaloni, siamo proprio dei poveri illusi!
Allora meditiamo bene e scegliamo la gente che fa politica per passione, senza sotterfugi ed interessi di bottega; e non fidiamoci di Veltroni e compagni, che promettono lo svecchiamento della politica solo perché hanno “cassato” Visco e De Mita: il primo è odiato e schifato in primis dal suo stesso partito e rischia grosso con “l’affare Speciale”, il secondo ha potere ormai solo a Nusco…quindi non conta più nulla!
Alla faccia del ringiovanimento della politica: questi hanno solo eliminato i rami secchi, mettendosi una maschera nuova per nascondere le solite vecchie facce; continuando a prendere in giro la gente, che spesso ha un cervello ma non lo usa come dovrebbe.
Noi non ci crediamo, e combatteremo una bella campagna elettorale con sentimento, determinazione, passione…
PER VINCERE E GOVERNARE L’ITALIA.

Davide Nanni

sabato 26 gennaio 2008

TUTTI A CASA!!!

E così questo governo è finito come doveva finire già tanto tempo fa…fatto a pezzi dalla sua stessa maggioranza, se ne torna a casa con la coda tra le gambe.
Non so proprio se l’ostinazione di Prodi a volersi presentare al Senato a tutti i costi, a “dispetto dei Santi”, gli valga l’onore delle armi per il coraggio oppure sia la dimostrazione di quello che lui e la sinistra hanno sempre fatto: spartirsi poltrone ed incarichi nel peggiore stile, fare il mercato dei Senatori volendo stare in sella a tutti i costi, a”dispetto dei Santi” per l’appunto…
Intanto i sondaggi danno la credibilità della classe politica sotto le suole delle scarpe, e la sfiducia nei politici alle stelle; come al solito chi ci rimette siamo noi militanti, noi piccoli dirigenti, totalmente al di fuori da ogni spartizione di poltrone o sgabelli che siano, che facciamo politica per pura passione senza incassare profumate consulenze, e che quei pochi euro che riceviamo dal nostro incarico di Consiglieri di Quartiere (quando va bene circa 100 euro al mese “lordi”), lo reinvestiamo in iniziative per il territorio ed i simpatizzanti.
E chi non è eletto, come tutti quei ragazzini delle scuole e dell’università che militano soltanto, l’unica cosa che incassano sono pochi apprezzamenti e molti “vaffa…”!!!
Ma vi sembra logico? E per colpa di chi? Di una classe politica che per decenni ha malgovernato la Nazione, in nome della lottizzazione di ogni cosa lottizzabile; in nome della spartizione di ogni cosa che si poteva spartire; che ha preso tangenti su ogni cosa che aveva un prezzo.
Classe politica di sinistra e del peggiore centro: i cosiddetti ‘intellettuali’ si scandalizzano se in Parlamento ogni tanto fanno a pugni, e se Berlusconi fa politica pur essendo un affermato imprenditore di successo; ma non si scandalizzano se nello stesso Parlamento siedono ancora i soliti De Mita, Scalfaro, Mastella, i vari comunisti di turno, gente dal pensiero allucinante, anacronistico e fuori dal mondo moderno come i Verdi…
Bene, ora questo governo che è stato il peggiore degli ultimi decenni, il peggior governo della peggiore sinistra, è caduto e se ne va a casa senza onori e senza gloria; e noi militanti e dirigenti di Alleanza Nazionale abbiamo fatto festa, girando allegramente per le strade di Bologna con molte auto e motorini pieni di bandiere italiane, e la gente era con noi!
Ora chiediamo che venga adottata la sola, l'unica soluzione per la nostra amata Italia: elezioni.

Davide Nanni

sabato 19 gennaio 2008

IO CONTINUO A STARE CON BENEDETTO...

“Libera Chiesa in libero Stato” diceva Cavuor; Benito Mussolini parlava non della libertà ma “delle libertà”; poi venero quelli che in ogni chiacchiera ci inserivano, e ci inseriscono tuttora, la parola “democrazia”.
Ma c’è veramente una ‘libera Chiesa in libero Stato’? Ci sono veramente ‘le libertà’? C’è veramente ‘democrazia’? Chiedetelo a Benedetto XVI…
Quello che è accaduto di recente all’Università La Sapienza fa presupporre tutto il contrario; tra luci ed ombre, tra sospetti ed intrighi, tra domande senza risposta.
Un gruppo di 67 docenti ha di fatto impedito a Sua Santità di prendere parte alla cerimonia nell’Università, creando, è auspicabile in modo involontario, il sollevarsi contro lo stesso Papa di alcune decine di facinorose ‘teste vuote’ dei movimenti anarchico-no global-dissidenti, ovvero la feccia del regime della sinistra.
Un tempo un affronto simile avrebbe scatenato una crisi diplomatica sfociata con una dichiarazione di guerra; ora i tempi sono cambiati, per fortuna o purtroppo, e tutto si riassume con dichiarazioni di circostanza sui giornali.
Appunto, dichiarazioni di circostanza: sia quelle della Chiesa, risentita e ferita, arrabbiata e pronta a farcela scontare, tanto prima o poi le elezioni ci saranno di nuovo e vedremo da che parte staranno le parrocchie e gli oratori; sia quelle dei ‘politicanti senza vergogna’ presenti e assenti alla cerimonia. Veltroni che disapprova l’accaduto ma in realtà ci gode come un matto, visto che il Papa più volte ha criticato la gestione dello stato sociale a Roma; Prodi che bofonchia qualche parola con l’imbarazzo del cattolico che spartisce il potere con i comunisti mangiapreti; Napolitano che tace…
Dulcis in fundo proprio i dissidenti, gli ‘abbavagliatori’ del Papa, che dopo avere ‘democraticamente’ impedito a Benedetto XVI di esprimere il proprio pensiero così come democrazia vuole, molto democraticamente lo invitano ad una serie di incontri che di democratico non hanno proprio nulla!
Ma con quale coraggio! Con quale coraggio queste persone si definiscono docenti universitari; con quale coraggio queste ‘teste vuote’ si definiscono studenti universitari; con quale coraggio vogliono fare gli intellettuali moralisti e democratici!
Certo, ciascuno è libero di esprimere il proprio pensiero: quindi nulla di contrario se questi 67 docenti hanno voluto inviare una lettera di disappunto per la visita del Papa, scritta ed inviata peraltro circa due mesi prima dell’incontro, per cui non si capisce bene perché solo ora sia stata resa pubblica e a chi abbia giovato la cosa; ma scatenare una reazione tale da impedire la libertà a Benedetto XVI di presentarsi e parlare, è una vera vergogna.
Io continuo a stare con Benedetto…

Davide Nanni